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Lo yoga fa male? E sul web infuria la polemica!

Lo yoga fa male? E sul web infuria la polemica!

Inchiesta: lo yoga fa male? E sul web infuria la polemica!

L’esercito delle vittime dello yoga è in costante aumento, le statistiche divulgano dati allarmanti sui frequenti ricoveri in ospedale: decine di incidentati, trasportati d’urgenza al pronto soccorso prelevati direttamente dalle sale di yoga con fratture, distorsioni, lussazioni e lesioni di vario tipo, addirittura con infarti o attacchi epilettici in atto, provocati dalla pratica di posture o pranayama troppo azzardati.

L’allarme viene dall’America e lo ha lanciato qualche anno fa il New York Times Magazine in un articolo dal titolo “Come lo yoga può distruggere il tuo corpo”.

Lo yoga classico non è per tutti, è per le persone in perfetta salute, per tutti gli altri lo yoga non è un’attività consigliata, dovrebbero semplicemente smettere di praticarlo“. Lo ha dichiarato in un’intervista Glenn Black, guru americano allievo di Iyengar, che ha studiato a Pune passando anni in solitudine e in meditazione, ricercatissimo insegnante di yoga da più di 40 anni.

Un libro intitolato “Science of Yoga: Risks and Rewards” (La Scienza dello Yoga: Rischi e Benefici) scritto da un altro americano, William Broad, giornalista scientifico del New York Times e praticante di yoga sin dagli anni settanta, sottolinea i rischi a cui si può andare incontro con una pratica estrema delle posture, accanendosi sul corpo quasi come se esso fosse una bestia da domare.

L’argomento è ancora di piena attualità ed è stato riproposto da una giornalista della rivista D di Repubblica lo scorso novembre, la quale in un articolo intitolato “Lo yoga è pericoloso?” ha  riacceso la polemica sulla tematica, suscitando molto scalpore nella comunità yogica, che ha reagito indignata a quello che è stato considerato da molti un inutile allarmismo.

Yoga Posizione Estrema

Ma allora lo yoga fa bene o fa male?

Il dibattito è dunque aperto, scateniamoci pure nei commenti: si sfata quindi il mito dello yoga come panacea per tutti i mali o semplicemente non è tanto lo yoga che può diventare dannoso, quanto avventato e presuntuoso chi vuole strafare e imprudente chi lo pratica senza una guida esperiente e coscienziosa?

Un coltello affilato nelle mani di una persona consapevole e ben addestrata è assolutamente uno strumento indispensabile per tagliare sottilmente tutti gli ingredienti per preparare un delizioso pranzetto, ma lo stesso coltello nelle mani di un bambino che lo usa per giocare può trasformarsi in un’arma di autodistruzione e di rovina. Ma di chi è la responsabilità di tutto ciò?

Il praticante occidentale, proprio come un bambino entusiasta del suo nuovo giocattolo, si è appropriato di una disciplina millenaria, per poi smontarla  pezzo dopo pezzo e, staccandola completamente dal suo contesto originario, ne ha snaturato l’essenza. La diffusione a livello planetario dello yoga ha avvicinato alla sua pratica milioni di individui, lontanissimi per cultura e mentalità dalla filosofia yogica, spesso con grossi blocchi e rigidità fisiche e non solo, e queste persone, ignare delle possibili controindicazioni e sovente senza una guida valida, si sono buttate a capofitto nella sua pratica ignorando i possibili rischi e controindicazioni di ogni postura.

Headstand Surf

Krishnamacharya, il padre dello yoga moderno, nei suoi scritti aveva già, anticipando i tempi, sottolineato la sostanziale differenza tra il modo tradizionale di trasmettere lo yoga e l’insegnamento così come viene concepito in Occidente: in Occidente tutti possono accedere alla conoscenza di qualsiasi disciplina, basta che lo vogliano (e paghino!), in Oriente solo il Maestro poteva decidere se l’allievo fosse veramente adatto a ricevere un certo tipo di insegnamento e pronto a farne buon uso, soprattutto se questo permetteva al discepolo di ottenere poteri straordinari (siddhi). Altrimenti si riservava la facoltà e il diritto di scartarlo! Oppure di indirizzarlo a pratiche più semplici ed innocue.

Lo Yoga E L’ego

La mentalità occidentale individualista e competitiva trasforma lo yoga in una dimostrazione di potenza e abilità ginniche, al fine di realizzare performance sempre più strabilianti e le poderose energie scaturite dalla pratica yogica vengono messe al servizio del proprio ego.

Lo yoga dovrebbe aiutarci a ridimensionare l’ego ed invece in alcune scuole americane l’ego viene potenziato all’estremo

Glenn Black

Insegnante Yoga

La speculazione commerciale e il business fanno diventare l’insegnamento dello yoga una professione come un’altra e la massificazione porta allo scadimento della qualità e professionalità degli insegnanti.

Uno yoga per tutti!

Sono questi tutti allarmismi inutili e critiche negative o forse in tutto questo c’è qualcosa di vero, e tutti quanti dovremmo porci degli interrogativi seri sulla questione? Ai posteri l’ardua sentenza! Lo yoga sicuramente può e deve essere accessibile a tutti a patto che le sue tecniche siano calibrate alla condizione fisica, psichica, all’età e limiti del praticante.

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Il Giornale dello Yoga
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Circa l'autore

Lorena Arcidiacono insegna a Catania Yoga e Shiatsu . Si è formata presso la Federazione Mediterranea Yoga, con Wanda Vanni. Antonio Nuzzo e Willy Van Lisebeth. Ha studiato shiatsu, zen yoga e meditazione zen con mastri giapponesi a Londra ed in Italia. Scrive sul suo Blog Scuolasatori.com . su yoga, pranayama, meditazione e cultura yoga.Alcuni suoi articoli sono stati pubblicati recentemente su Yoga Journal Italia.

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