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Lo Yoga Accessibile

Lo Yoga Accessibile

Del perchè è importante rendere lo yoga accessibile a tutti

“Tutti possono praticare yoca”

È le frasi con la quale ha inizio il facile libro introduttivo sullo yoga pubblicato dal Centro Yoga Vedanta Sivananda, che ho a casa da quando sono piccola. Prosegue dicendo “non è necessaria nessuna preparazione fisica particolare, né attrezzature o vestiti speciali”.

Eppure nelle nostre scuole di yoga la pratica non è veramente “per tutti”. Non esistono accessi per disabili nella maggior parte degli studi yoga, nè sedie per chi ha problemi a stare in piedi, e molto spesso se uno studente ha delle particolari condizioni fisiche lo si lascia in un angolo in fondo alla sala a cercare di seguire come può. “Ascolta il tuo corpo e pratica a seconda delle tue possibilità” al massimo.

Lo yoga di oggi è principalmente (ahimè) un materassino a terra e al massimo due mattoncini. Ma soprattutto lo yoga di oggi sono solo asana. Pranayama e meditazione sono da sperimentare a parte se qualcuno vuole in qualche seminario speciale. Tristemente, lo yoga di oggi sono anche tutte le foto di contorsionismi su instagram.

Adattare lo yoga a diverse abilità

Al mondo, esistono tante persone con capacità fisiche non rientranti nella categoria di “normale”. Ci sono tante persone con disabilità di tanti tipi diversi. Eppure non si sente tanto parlare di loro nel mondo dello yoga. Si può fare yoga prenatale, yoga post-natale, ma non c’è nessuna classe di yoga per non vedenti ad esempio o tanto meno per sordi. Queste persone esistono e possono fare yoga come tutti gli altri. Basta non intendere lo yoga solo come una serie di posizioni che devono per forza rispecchiare una determinata forma o non pensare alla lezione di yoga in una struttura rigida e senza pause. C’è chi ha bisogno di adattamenti, di una comunicazione diversa, di variazioni che richiedono qualche minuto per essere spiegate.

Di fatto, la nostra ossessione con la tecnica fisica delle asana è una concezione tutta moderna dello yoga. Nelle upanishad si spende molti versi nella sillaba AUM, molti versi per parlare del controllo del respiro,  del dhyāna, ma non ci sono nessune indicazioni pratiche sulle asana. Lo stesso Patanjali parla assai poco delle posizioni. Le nostre pratiche di vinyasa, ashtanga o quanto altro derivano principalmente dalla pratica di Tirumalai Krishnamacharya, maestro di Pattabhi Jois e B. K. S. Iyengar, che a loro volta poi hanno portato lo yoga in occidente. Ma lo yoga non è affatto solo una pratica di posizioni e sequenze, ma una disciplina di vita e soprattutto un metodo per domare la mente e portarci alla verità.

Lo yoga accessibile

E questa pratica è accessibile a tutti, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche.

“Chiunque abbia un corpo e una mente può fare yoga”

Jivana Heyman

Fondatore del movimento Yoga Accessibile

Questa citazione è di Jivana Heyman, fondatore del movimento Accessible Yoga, dedicato alla diffusione di una cultura dello yoga di inclusione e accessibilità. Attraverso conferenze e training, ci sono sempre più ambasciatori di yoga accessibile in tutto il mondo, che offrono il loro servizio alla comunità portando lo yoga a tutte quelle categorie sottorappresentate e addirittura ignorate dalla cultura dello yoga moderno. In Italia, ci sono diversi ambasciatori e diversi centri e anche qualche risorsa online, ma ancora troppo poche purtroppo.

Milano, Firenze, Monza, Roma sono alcune delle location dove si svolgono i corsi di formazione di Yoga Accessibile durante l’anno, che aiutano gli insegnanti a sviluppare conoscenze adeguate per adattare la pratica a diverse condizioni.

Lo yoga è per tutti, condividerlo con tutti è dovere di noi insegnanti! È importante portare il potenziale di cambiamento dello yoga ovunque ci sia possibile farlo, e non solo dove è facile. Nelle scuole, nelle prigioni, negli ospedali, nei centri per non vedenti o sordi. Lo yoga, per poter cambiare il mondo, deve poter entrare ovunque. La domanda è: lo vogliamo cambiare questo mondo?

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La pratica dello yoga è una pratica accessibile a tutti. Per rendere veramente lo yoga accessibile a tutti però c'è bisogno di un impegno concreto di portare lo yoga a tutti

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Max
Max
3 anni fa

Che piacere ;leggere uesto articolo. Ho 50 anni, malato di sclerosi multipla da molti anni e insegnante certificato dal 2010. Ho insegnato yoga a persone con Sclerosi miltipla in Francia dove vivo e posso solo confermare la ricchezza che questa disciplina e filosofia puo’ portare a chi è malato, non importa il livello di avanzamento della malattia. Lo yoga e la sua filosofia porta necessariamente alla felicità 🙂

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