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Tantra, sesso e chakra

Tantra, sesso e chakra

Sebbene la maggior parte delle tradizioni spirituali considerino la sessualità come qualcosa di “sporco” e “basso”, secondo il Tantra l’energia erotica può essere utilizzata per esplorare parti di sè stessi ancora sconosciute, migliorare la connessione che si ha con il/la partner e aprire se stessi ad una più profonda concezione di amore e di comprensione dell’universo che ci circonda.
Il sesso infatti, secondo la tradizione tantrica, è sacro e simboleggia l’unione tra Shiva e Shakti: Shiva è l’incarnazione del principio maschile, statico, consapevole, cosciente, Shakti è l’incarnazione del principio femminile, energetica, vitale e in costante cambiamento. Secondo la visione tantrica il sempre mutevole ballo di Shakti attorno a Shiva, testimone inamovibile e asse centrale della danza, è ciò che crea e mantiene l’universo.

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I due poli energetici, Yin e Yang

Secondo i principi tantrici di base, il sesso viene utilizzato per unire l’energia femminile e l’energia maschile e creare, attraverso l’unione di due poli, un’esplosione che porti entrambi i praticanti a trascendere la manifestazione.
Questo ovviamente è l’obbiettivo finale, ma esistono anche obbiettivi intermedi come aprire sè stessi all’amore, migliorare la complicità con il/la partner, sentire intimamente l’altro come fosse se stesso.
Per creare la “massa critica” che permetta ai praticanti di aprirsi all’Infinito (o almeno a parte di esso), è fondamentale che le due parti siano “polarizzate”, una di energia Yang (“maschile”) e l’altra di energia Yin (“femminile”).
Polarizzare l’energia, nel caso specifico del sesso, significa che, attraverso la pratica, il portatore dell’energia maschile deve caricarsi massimamente degli attributi maschili, cioè pura consapevolezza, pura coscienza, inamovibilità e costanza, e la portatrice dell’energia femminile deve caricarsi massimamente degli attributi femminili, come vitalità, sensibilità alle emozioni, attitudine al cambiamento.

Per questa ragione nel Tantra, almeno in quello che utilizza la sensualità come strumento per trascendere, le donne cercando di diventare più “femminili” e gli uomini più “maschili”, con buona pace di tutti i maschilisti e le femministe la fuori!

Nel Tantra è stato osservato che generalmente il corpo maschile si carica principalmente di energia Yang e il corpo femminile si carica generalmente di energia Ying e, anche se questo non è sempre vero e ci possono essere eccezioni, per chiarezza espositiva d’ora in avanti prenderò ad esempio la coppia formata da un uomo e una donna.

I Chakra e il sesso

L’essere umano si relaziona con il mondo esterno attraverso i Chakra, ovvero sette canali che rappresentano ognuno un dominio specifico della realtà.
La stessa regola vale anche per la sessualità: secondo la visione tantrica, l’essere umano può esprimere l’erotismo in sette modi diversi, a seconda di quale sia il Chakra dominante dell’individuo in questa sfera.

Muladhara chakra

Muladhara chakra

Muladhara è situato 3cm al di sotto della zona del perineo nella forma di una ruota di energia; è il chakra più basso, più vicino al terreno e quindi più fisico. Il suo elemento è infatti la terra. La sessualità espressa a questo livello è di tipo animale, vitale e selvaggia.
L’animale che tradizionalmente simboleggia questo chakra è l’elefante o il bufalo, per cui calzante è l’esempio di come questi animali facciano l’amore. Un altro buon esempio per capire l’erotismo a questo livello è immaginarsi come gli uomini primitivi facessero l’amore e azzeccata a questo proposito risulta la figura nell’immaginario collettivo dell’uomo delle caverne che, dotato di clava, va a prendersi la sua donna!

Svadhistana chakra

Swadisthana chakra

Svadhistana è situato nella zona dell’osso sacrale, tre dita al di fuori del clitoride per la donna o la punta del pene per l’uomo, nella forma di una ruota di energia. Il suo elemento è l’acqua.
In genere questo è il chakra più sviluppato nell’essere umano, forse anche perché l’acqua è l’elemento più presente, sia sul pianeta terra che nel corpo dell’essere umano.
L’aggettivo migliore per descrivere l’erotismo a questo livello è “bagnato”: nel caso che tu ottenga il massimo piacere attraverso movimenti ondulatori (come le onde del mare), o se ti piace farlo sotto la doccia o in acqua, o se provi un interesse particolare per i contest di magliette bagnate, allora il tuo chakra dominante nella sfera sessuale è sicuramente Svadhistana. L’umido, i baci bagnati, il leccare e l’essere leccati sono tutti elementi classici di questo chakra.
L’animale che tradizionalmente simboleggia Svadhistana è, non a caso, il gatto; infatti come il gatto gioca con il topo prima di ucciderlo, così chi ha Swadistana come chakra dominante trova piacere nel sedurre e lasciare e nell’essere giocosamente crudeli; questo particolare aspetto crea spesso grossi problemi, infatti se il chakra non è ben bilanciato si può cadere in perversioni come il sadismo o il masochismo. Da notare a questo riguardo il fatto di come il pene del gatto sia dotato di aculei aventi la funzione di impedire alla gatta di scappare prima dell’eiaculazione (pena la lacerazione delle pareti della vagina), che trasformano l’atto sessuale in una “dolce tortura”.

Manipura Chakra

Manipura chakra

Manipura è situato 3 cm al di fuori dell’ombelico nella forma di una ruota di energia. Il suo elemento è il fuoco.
La sessualità è espressa a questo livello con passione e desiderio bruciante; al contrario di Svadhistana, il sesso manipuristico è “secco”, i genitali durante l’atto sessuale sono caldi e asciutti; i baci sono appassionati, con morsi alle labbra. L’attitudine della sensualità di Manipura può essere capita osservando la danza dei ballerini di tango o di flamenco.
Se Manipura è il chakra dominante ma non è bilanciato, la sensualità a questo livello può esprimersi in perversioni come il desiderio di umiliare o schiavizzare (il bondage estremo è un esempio tipico di questo caso): invece che utilizzare il sesso per aprirsi all’altro e all’amore, l’erotismo diventa un gioco di dominazione e di comando.
Anche se questi “giochi erotici” fino ad un certo limite possono essere piacevoli, superando un determinato confine diventano patologici ed intrinsecamente stupidi.
Manipura è un chakra più pericoloso di swadistana: ad esempio essere gelosi in maniera svadhistanistica consiste, tipicamente, nel fare una scenata al proprio/alla propria partner e poi chiudersi in casa a mangiare cioccolata e deprimersi, mentre la gelosia manipuristica porta a voler aggredire l’altra persona (la violenza è tipicamente appartenente a Manipura).

Oltre questo punto la sessualità diventa molto rara ed è assai poco frequente trovare persone con dominanza nella sfera sessuale di chakra piu alti di Manipura.

Anahatta Chakra

Anahata Chakra

Anahatta è situato 3cm al di fuori del petto nella forma di una ruota di energia, il suo elemento è l’aria. Le sue qualità caratteristiche sono la libertà e l’amore incondizionato (cioè senza possibilità che qualsiasi azione possa fare “l’altro/a” disturbi l’amore che si provi per lui/lei), per questo è molto difficile avere come chakra dominante Anahatta (sia nella sfera sessuale che in qualsiasi altro dominio). L’amore che si prova a questo livello è lo stesso tipo di amore di cui parlava Gesù quando diceva “porgi l’altra guancia”.
La sensualità espressa a questo livello è di tipo tattile (non a caso “l’organo d’azione” di questo chakra sono le mani): il toccare, l’essere toccati, l’accarezzare, l’abbracciare. La forma più tipica di blocco su Anahatta è lessere allergico a venire toccati!
I baci dati a questo livello sono puri come quelli di un bambino che bacia sulla bocca sua madre (dotati di grande affettività, intimità e candidezza). La sensualità espressa a questo livello non è mai sporca, pesante, controversa o provocativa, ma è invece pura e candida.

Vishuda Chakra

VISHUDDA CHAKRA

Vishuda è situato 3cm al di fuori della gola nella forma di una ruota di energia, il suo elemento è l’etere o lo spazio (akasha in sanscrito). Akasha è un elemento sottile e raffinato, rappresentato nei testi classici dal vuoto che c’è tra stelle e pianeti. Nel dominio umano questo elemento si manifesta nella pura intuizione non supportata dal procedimento razionale, nella percezione che l’uomo ha di spazio e tempo e nella creatività artistica e scientifica.
La sensualità a questo livello è estremamente rara: l’esempio tipico che viene dato dalla tradizione tantrica per spiegare l’erotismo di Vishuda è quello di quando un essere umano fa l’amore con una daikini (una semi divinità che prende momentaneamente sembianze umane nella tradizione induista). In termini più occidentali la sessualità espressa a questo livello è come sesso mescolato a arte, scienza e intuizione; il sesso di Vishuda è qualcosa di estremamente raffinato e sottile, come esprimere “ti amo” in formule matematiche. Per questa ragione la sensualità a questo livello risulta estremamente difficile da capire; come può la purezza della matematica unirsi al sesso?

Ajna Chakra

Ajna chakra

Ajna è situato 3cm al di fuori della fronte, nella forma di una ruota di energia.
Questo è l’ultimo livello dove esiste polarità, il suo elemento caratterizzante è il potere della mente (in senso lato, non solo quello della mente umana/razionale).
La sessualità a questo livello è praticamente non esistente nel dominio umano, ma viene mitologicamente raccontata nei testi tantrici con la capacità di una coppia di avere un bambino soltanto guardandosi negli occhi.

 Sahasrara Chakra

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Sahasrara è situato sulla sommità della testa, 3 cm sopra la fontanella.
A questo livello non esiste più dualità, quindi non esiste più “lei”, “lui”, o altro al di fuori dell’unità. La logica deduzione è che non esiste sesso, i due amanti diventano una cosa sola!

Sei interessato a sapere di più sulle caratteristiche dei singoli chakra e sulla loro fisiologia sottile?

Allora ti consigliamo di leggere
Il piccolo libro dei Cakra“, l’ultimo e-book di Sighè.

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Circa l'autore

Insegnante Hridaya Yoga certificato da Yoga Alliance, praticante e studioso.
Attualmente vive nel Veneto dove studia come migliorare la comunicazione nell'era digitale ed è uno dei fondatori di "Il Giornale dello Yoga".

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Davide Sava
Davide Sava
6 anni fa

Bella descrizione, mi piace. Mi sono ritrovato nel 5 Chakra. Esposizione fluida e mirata.
Bravo

Giovanni Vitale
Giovanni Vitale
6 anni fa

Non riesco ad individuare a quale chakra faccio parte

Adrin
Admin
6 anni fa

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