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Saucha: il corpo è il tuo tempio, depuralo!

Saucha: il corpo è il tuo tempio, depuralo!

Da un punto di vista tradizionale Saucha, le osservanze personali, è il primo degli Niyama. I Niyama si preoccupano principalmente del rapporto tra il praticante, il suo organismo e le energie vitali. Possono essere considerati come regole intime di condotta personale, che guidano lo yogin ad evolvere e sviluppare la sua interiorità. Saucha in particolare è tradotto come Purezza, ma la traduzione non riesce pienamente a trasmettere la complessità dei significati di questo termine sanscrito.

L’argomento è molto vasto e può essere trattato da diverse angolature, non pretendiamo di essere esaurienti sull’argomento: per la Rubrica Erbe e Salute l’argomento verrà trattato dal punto di vista della depurazione delle scorie tossiche dell’organismo grazie all’utilizzo di erbe medicinali ed alimenti particolarmente indicati per questo scopo.

Saucha Tradizione Yoga

Saucha nella tradizione dello yoga

A livello immediato, noi associamo Saucha alla purezza e pulizia del corpo, ma la purezza del corpo è solo il primo passo. Come è risaputo, la scienza dello yoga contiene un ampio sistema di Kriya (tecniche di purificazione), dalle semplici pratiche di purificazione del naso e della bocca alle più complesse tecniche di purificazione degli organi interni.

Nel Tantra il corpo è visto come un dono prezioso, un’alta manifestazione della multiforme energia della Shakti, (forza creatrice femminile) e come tale merita di essere trattato bene ed usato con consapevolezza. Ma in quanto scienza olistica, il Tantra yoga non si limita allo studio del corpo: la mente, le emozioni e lo spirito sono ugualmente importanti per il praticante.

Nella tradizione tantrica il processo di purificazione attraversa diversi stadi di purezza, che non è intesa assolutamente in senso religioso, morale o etico, ma come vero e proprio processo scientifico, come in un laboratorio alchemico in cui lo scienziato separa l’oro puro da altri metalli.  Ma come per tutte le discipline dobbiamo procedere per gradi, passo dopo passo, ed iniziare partendo dalla purificazione del nostro veicolo, il corpo. Esso è la via più immediata e più diretta affinché la nostra energia vitale, il prana, possa fluire liberamente, eliminando qualsiasi tipo di blocco.

Fino a che l’energia che mettiamo in circolo con le varie pratiche non fluisce in un sistema pulito, ma in un sistema intasato da tossine fisiche e psichiche, i risultati della pratica saranno scarsi e non si avrà alcuna trasformazione profonda.

Purificazione del corpo

Ascoltiamo i segnali del corpo

Il nostro corpo ci parla, ma siamo sicuri che lo stiamo ascoltando? La pratica dello yoga ci insegna ad affinare la nostra sensibilità e capacità di ascolto e capire di cosa abbiamo veramente bisogno e cosa dobbiamo evitare.

È però necessario fare alcune considerazioni di carattere generale: oggigiorno purtroppo tutto il nostro ambiente è inquinato. Nelle acque, nella terra, nell’atmosfera, nell’aria che respiriamo sono presenti parecchi metalli pesanti, diossine e c’è un forte inquinamento elettromagnetico.  È opportuno chiedersi se la ricerca della purezza e della genuinità non sia una pura utopia. Anche se ci nutriamo di cibi biologici, tutto l’ambiente che ci circonda è estremamente tossico. I nostri organi sono sovraffaticati, perché devono eliminare tutti questi veleni, quindi è di fondamentale importanza depurarli sistematicamente affinché essi possano compiere il loro lavoro.

Immaginate il vostro organismo come una grande pentola, cucinereste in una pentola sporca che non è stata pulita dai residui del cibo cucinato in precedenza? Anche se avete a disposizione gli alimenti più puri e genuini, la pentola sporca contaminerebbe il cibo che volete cucinare. Lo stesso è per il nostro organismo, se è già intasato da tossine stagnanti, non potrà mai funzionare al meglio.

Il digiuno completo è uno delle pratiche di disintossicazione più efficaci, ma non è adatto a tutti e non sempre è possibile praticarlo, inoltre è sconsigliato il fai da te. Ci riserviamo di trattare l’argomento in un altro articolo.

Cercheremo di affrontare questa tematica trattando di rimedi naturali che stimolino la disintossicazione, convogliando le scorie metaboliche dell’organismo all’esterno, favorendone la loro espulsione, agendo sugli organi deputati alla depurazione, gli organi emuntori: fegato, reni, intestino.

Rito di purificazione

Fegato

Il fegato è come una centralina di smaltimento di tutte le sostanze tossiche. Quando ciò non avviene queste sostanze vengono riassorbite, provocando colesterolo, transaminasi alte, calcoli biliari, con possibile danno alle cellule epatiche.

Cosa evitare: prima ancora di chiederci come depurarlo cerchiamo intanto di non sovraccaricarlo e di intossicarlo con alcool, troppi caffè e sigarette, alimenti grassi e fritti, troppi prodotti animali, eccesso di cibo, farmaci.

La mattina prima ancora di prendere il caffè e fare colazione, bere acqua tiepida e succo di limone, meglio con aggiunta di zenzero fresco; inoltre tisane di menta e tarassaco, cardo mariano, the verde aiuteranno il nostro fegato a depurarsi. Tutti gli alimenti amari come il carciofo, la cicoria, sono estremamente benefici per il fegato. Secondo la dieta macrobiotica gli alimenti più indicati per favorire la funzionalità epatica sono i funghi shitake ed il ravanello bianco, il daikon.

Ricetta: zuppa veloce di funghi shitake

Ingredienti:

Porro

Un Porro

Alghe Wakame

Un pezzetto di Alga Wakame

Daikon

150g di Daikon

Funghi shitake

4 Funghi Shitake

Carota

1 Carota

Zenzero

Zenzero

Verza

3 foglie di Verza

Miso

Un cucchiaio di Miso

Come si fa:

Metti in ammollo la wakame e gli shitake, affetta porro, carote, daikon e verza. Porta a bollore l’acqua, appena sta per bollire aggiungi tutte le verdure, l’alga e i funghi tagliati sottili, cuoci a fuoco medio per circa 10 minuti. A parte sciogli il miso in un po’ di acqua tiepida. Spegni il fuoco ed aggiungi il miso alla minestra, servi calda con un abbondante grattugiata di zenzero.

Intestino crasso

Lo stress e i ritmi veloci della vita quotidiana, la sedentarietà, i cibi troppo raffinati, sono acerrimi nemici del nostro intestino che tra le sue funzioni annovera non solo quella di espellere le feci ma anche di mantenere efficiente il sistema immunitario. È consigliato ripulirlo profondamente ad ogni cambio di stagione con Shanka Prakshalana, per evitare di accumulare chili di feci stagnanti.

La peristalsi intestinale è favorita in maniera naturale dal consumo di fibre, via libera dunque a cereali integrali, frutta, ortaggi a foglia verde e legumi. Bere tantissima acqua e  soprattutto tisane di malva, menta, melissa ci aiuteranno a disinfiammare il colon irritabile.

Per purificare il sistema digestivo e il colon, è consigliato il kitchari, l’antico piatto ayurvedico di yogi e sadhu.

Ricetta: Kitchari

Ingredienti:

Ghee

Ghee

Riso basmati

Una tazza di Riso Basmati

Lenticchie Rosse

Una tazza di Lenticchie Rosse

Sale

Sale

Verdure a piacere, tagliate in piccoli pezzi:
Cavolfiore

Cavolfiore

Carote

Carote

Broccoli

Broccoli

Zucchine

Zucchine

Spezie:
Cumino

Cumino

Curcuma

Curcuma

Zenzero

Zenzero

Cardamomo

Cardamomo

Come si fa:

In una pentola mettete il ghee e tutte le spezie, fatele soffriggere per pochi secondi, poi aggiungete le verdure e le lenticchie, soffriggete ancora poi aggiungete l’acqua per coprirle, cucinate a fuoco lento per circa 20 minuti, poi aggiungete il riso e dell’altra acqua se necessario, cucinate ancora circa 10 –15 minuti fino a cottura del riso. Se volete il kitchari più liquido come una zuppa, aggiungete altra acqua, regolate di sale e servite.

Kitchari

Reni

Il sistema urinario, formato da reni e vescica, è un’altra potente via di eliminazione delle nostre scorie metaboliche. Ogni giorno i nostri reni filtrano circa 1300 litri di sangue, espellono con le urine tutte le sostanze tossiche, mantengono bilanciato il PH del nostro sangue, rimettendo in circolo tutte le sostanze utili (zuccheri, vitamine, sali minerali, ormoni) .

Cosa evitare: troppo sale e soprattutto quello raffinato, insaccati e carni rosse, bevande gasate.

Cosa c’è meglio dell’acqua per depurare i reni? Tisane di zenzero, equiseto, uva ursina, ortica, succhi naturali di melograno, mirtillo (che previene i calcoli renali), vitamina c, centrifugati di frutta e verdura, finocchi, radicchio e lattuga che hanno un forte effetto diuretico.

Secondo la dieta macrobiotica l’alimento più benefico per i reni sono i fagioli azuki che, consumati da millenni nella cucina tradizionale giapponese, sono ricchi di vitamine, fibre e proteine. Questi fagioli sono quindi alleati per i nostri reni per le proprietà diuretiche e depurative, indispensabili per i vegetariani e vegani.

Ricetta: Taboulè di fagioli azuki

Ingredienti:

Fagioli azuki

Fagioli Azuki già cotti

Sedano

Sedano tagliato sottile

Spinaci

Spinaci freschi crudi

Orzo

Orzo già cotto

Cipolla

Cipolla rossa tagliata sottile

Olio

Olio

Tofu arrostito

Tofu arrostito

Coriandolo

¼ di tazza di Coriandolo

Limone

Limone

Mais

Mais

Prezzemolo

¼ di tazza di Prezzemolo

Aceto di mele

Aceto di mele

Come si fa:

In una grande insalatiera mischiate tutti gli ingredienti, condite a piacere.

Buon appetito e soprattutto buona salute!

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Saucha: il corpo è il tuo tempio, depuralo!
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Saucha: il corpo è il tuo tempio, depuralo!
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Saucha è il primo degli Niyama, la purezza. Scopri come depurarti delle scorie tossiche dell’organismo grazie all'utilizzo di erbe medicinali e ricette particolarmente indicate per...
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Circa l'autore

Lorena Arcidiacono insegna a Catania Yoga e Shiatsu . Si è formata presso la Federazione Mediterranea Yoga, con Wanda Vanni. Antonio Nuzzo e Willy Van Lisebeth. Ha studiato shiatsu, zen yoga e meditazione zen con mastri giapponesi a Londra ed in Italia. Scrive sul suo Blog Scuolasatori.com . su yoga, pranayama, meditazione e cultura yoga.Alcuni suoi articoli sono stati pubblicati recentemente su Yoga Journal Italia.

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