
Prima lezione di Yoga: 7 consigli per iniziare
Prima lezione di Yoga
E’ normalissimo sentirsi un po’ nervosi durante le prime lezioni di yoga.
Tutte quelle nuove (e strane) asana in cui posizionare il corpo che, molto probabilmente, non ne vuole sapere di essere flessibile. Tutti quei complicati esercizi di pranayama e la sincronizzazione del respiro con il movimento da eseguire di fronte a un gruppo di sconosciuti molto più bravi di te. La prima classe di yoga può creare una certa ansia anche ai più coraggiosi!
Ma non ti preoccupare: ricorda che anche i praticanti più esperti con cui ti confronti all’inizio, quando hanno cominciato a praticare, probabilmente si sono sentiti esattamente come te in questo momento. Per cui, visto che hai già fatto la scelta consapevole di provare a migliorare il tuo corpo, la tua mente e il tuo spirito con lo yoga, abbi fiducia in te stesso e continua!
In ogni caso, per incoraggiarti, ecco alcuni piccoli suggerimenti che ti potranno essere utili per affrontare al meglio la tua prima lezione di yoga.

1. Scegli lo stile adatto a te
Esistono molte scuole di yoga che propongono lezioni di stili differenti, alcuni incentrati più sull’aspetto fisico della disciplina, altri invece più focalizzati sulla meditazione e la conoscenza di se stessi. Per sentirti più a tuo agio, cerca di scegliere lo stile maggiormente adatto a te e alle tue necessità e capacità.
In base alle tue esigenze, informati sulle diverse scuole di yoga nella tua città e chiedi se è possibile fare una lezione di prova.
Ad esempio, se sei già allenato e interessato a una pratica più fisica per rassodare e modellare il corpo, oltre che all’aspetto filosofico dello yoga, prova Ashtanga yoga o Power Yoga. Se invece hai più bisogno di rilassarti e migliorare le tue capacità di concentrazione, puoi provare l’Hatha Yoga tradizionale o lo Iyengar Yoga che provengono dalla tradizione più antica e associano le posture delle asana ad esercizi di respirazione e meditazione.
Se invece vuoi sperimentare stili più nuovi e particolari, con un partner puoi approfondire la complicità della coppia, sia fisica che emotiva con l’Acroyoga oppure, se ti piace sudare e vuoi una pratica fisica veramente impegnativa, dovresti provare Bikram Yoga.
2. Non dimenticare il galateo
Il galateo dello yoga è semplice da seguire ed è bene non dimenticarlo mai. Ecco alcuni gesti di cortesia da tenere a mente:
Arriva con il giusto anticipo: bastano 10 minuti, non solo per educazione, ma anche in modo da avere tutto il tempo di cambiarti, disporre il materassino nel posto che ti piace e rilassarti per qualche minuto prima della lezione.
Presentati all’insegnante e non avere paura di fargli sapere qualsiasi tuo impedimento fisico o necessità particolare (problemi ortopedici a ginocchia o spalle, rigidità della colonna, ecc.). In questo modo l’insegnante potrà tenerne conto durante la lezione e scegliere le asana considerando i tuoi bisogni o farti eseguire delle modifiche o variazioni delle posizioni.
Non uscire dalla classe durante Savasana: Questa di solito è l’ultima asana della lezione e consiste nel rimanere sdraiati supini, rilassando tutti i muscoli del corpo. A volte l’insegnante accompagna questa pratica con una meditazione guidata, una pratica di Yoga Nidra o con il suono di una campana tibetana, per aiutare gli studenti a rilassarsi ancora di più.
Savasana è parte integrante e un momento molto delicato della lezione, in quanto aiuta a consolidare gli effetti benefici della pratica appena effettuata. Quindi, se sei costretto ad uscire prima della fine della lezione, cerca di non farlo durante questa asana.
3. Mettiti comodo
Per praticare yoga preferisci indossare vestiti traspiranti, meglio se di materiali naturali (come cotone e lino), non troppo stretti, in modo da permettere al tuo corpo di muoversi liberamente, né troppo larghi, per evitare che ti intralcino scivolando dal corpo durante le posizioni che richiedono piegamenti in avanti o di lato o nelle posizioni invertite.
Dei pantaloni di cotone e una maglietta a maniche corte un po’ lunga in vita andranno benissimo.
Assicurati di arrivare a lezione adeguatamente idratato: di solito durante la lezione è permesso portare una bottiglietta d’acqua, ma cerca di bere un po’ anche prima dell’inizio.
Inoltre è consigliabile andare a lezione a stomaco vuoto: se vuoi puoi fare uno spuntino leggero circa un’ora prima della pratica, puoi mangiare uno yogurt alla frutta, una fetta di pane tostato con del miele o un centrifugato di verdure e frutta (consigliato anche per reidratarsi dopo lezione!).

4. Parti equipaggiato
Alcune scuole e palestre dove fare yoga mettono a disposizione dei propri studenti materassini e supporti (come cuscini, blocchi, fascette e coperte), altre invece si aspettano che ognuno si porti la propria attrezzatura da casa.
Nel dubbio, ti consiglio di portarti, almeno per la prima lezione, il tuo tappetino yoga: è un piccolo investimento (nei negozi di materiale sportivo si trovano modelli a partire dai 10 euro) e anche se decidessi che lo yoga non fa per te, ti potrà comunque essere utile per il mare o per il campeggio.
In aggiunta ricorda di portarti una felpa o uno scialle per coprirti durante il rilassamento finale.
Almeno per le prime lezioni, non ti preoccupare di avere tutti i gadget che il moderno occidente propone e mette a disposizione per fare yoga nel modo più confortevole possibile. All’inizio usa l’attrezzatura che la scuola mette a disposizione e ricordati che sei in classe per esplorare le potenzialità del tuo corpo.
Prima di fare l’acquisto, leggi l’articolo Come scegliere il tuo materassino naturale da Yoga per aiutarti nella scelta degli strumenti di cui hai bisogno.
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5. Segui le indicazioni dell’insegnante
All’inizio ti sembrerà di non riuscire a tenere il passo con gli esercizi e le transizioni da una posa all’altra, soprattutto se hai scelto una scuola di yoga che insegna uno stile dinamico. Cerca di non demoralizzarti e, anche se non riesci ad eseguire perfettamente ogni posizione, prova a seguire i movimenti illustrati dall’insegnante.
Vedrai che con la pratica migliorerai velocemente!
Un buon insegnante di solito fa eseguire le asana più lentamente se ci sono dei principianti in classe ed è sempre disponibile per chiarire i tuoi possibili dubbi.
Non essere timida: se non hai capito qualcosa chiedi spiegazioni, potrebbero essere utili anche agli studenti più avanzati.
Vuoi farti due risate?
Leggi lo spiritoso articolo “Maestri” di yoga da cui scappare a gambe levate o anche Tipi di allievi che un insegnante di Yoga può trovarsi a lezione.

6. Sciogli le tensioni
Solitamente chi inizia la pratica dello yoga tende inconsapevolmente a contrarre tutti quei muscoli e quelle parti del corpo su cui si accumulano le tensioni durante la giornata (come la mandibola, le mani, le dita dei piedi, lo spazio tra le sopracciglia). Se capita anche a te, non preoccuparti, lo yoga serve anche a questo!
Durante ogni asana o mentre pratichi le tecniche di pranayama, concentrati e cerca di diventare consapevole degli specifici punti in cui accumuli tensione; il semplice portare l’attenzione su queste zone contribuirà a rilassarle.
Pratica questo semplice esercizio di rilassamento non soltanto quando stai facendo yoga, ma durante tutto il giorno: quando sei al lavoro o a casa, ogni tanto fai caso ai muscoli delle spalle, della schiena o della mandibola e controlla che siano rilassati (e se non lo sono, rilassali!).

7. Libera la mente
In generale, qualsiasi stile tu abbia scelto, durante o alla fine della lezione di yoga, l’insegnante potrebbe chiederti di metterti a sedere e iniziare a meditare. La meditazione, a seconda dello stile e dell’istruttore, può venire eseguita con diverse tecniche. Semplicemente segui quello che ti dice il tuo insegnante e prova, per qualche secondo, a liberare la tua mente da ogni pensiero.
Se vuoi iniziare a meditare, leggi anche Meditazione per principianti, 10 consigli per cominciare dove vengono descritti dei semplici accorgimenti, adatti a tutte le tecniche di meditazione, che puoi provare per rendere più efficace la tua pratica.
Buona pratica a tutti !
Articolo originale del 13/2/2016 – Editato e aggiornato il 23/2/2017
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Prima lezione di Yoga: 7 consigli per iniziare
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Shakti Pestolioso
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Il Giornale dello Yoga
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Tutto bellissimo. Però volevo solo dire che non è propriamente esatto ciò che avevate scritto per differenziare i vari tipi yoga. Mi riferisco in particolare ad Ashtanga e Iyenger, entrambi sono di antica tradizione . Basti sapere che Pattabhi Jois , ideatore dell’ashtanga , e Iyengar, sono stati entrambi allievi di Krishnamacharya e ne hanno seguito gli insegnamenti.
Grazie Francesca