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Pratica per Bilanciare Kapha – Scirocco, stato della mente

Pratica per Bilanciare Kapha – Scirocco, stato della mente

Cos’è Kapha?

Kapha è uno dei tre dosha che secondo l’antica scienza dell’Ayurveda induce alla pesantezza, all’inedia, alla calma piatta. Mettiamo in evidenza questa qualità di Kapha, che però come dosha non ha tutto di negativo, perché, chi studia Ayurveda lo sa, ha anche significati nobili, come il mantenimento o la ricerca di una stabilità, la lentezza (che non fa sempre male), tiene insieme terra e acqua, è coesivo, e porta sviluppo e crescita. Ma c’è quella caratteristica di Kapha, quando va in eccesso, che ci porta a condurre le nostre giornate facendo eco a quello che è stato chiamato Pensiero meridiano dal testo cult di Franco Cassano

“Occorre restituire al Sud l’antica dignità di soggetto del pensiero, interrompere una lunga sequenza in cui esso è stato pensato solo da altri. Il pensiero meridiano è, innanzitutto, riformulazione dell’immagine che il Sud ha di sé: non più periferia degradata dell’‘impero’, ma nuovo centro di un’identità ricca e molteplice, autenticamente mediterranea”.

Franco Cassano

Sociologo

Noi del Sud d’Europa siamo meridiani, siamo innanzitutto Kapha, e soprattutto d’estate.

“Occorre restituire al Sud l’antica dignità di soggetto del pensiero, interrompere una lunga sequenza in cui esso è stato pensato solo da altri. Il pensiero meridiano è, innanzitutto, riformulazione dell’immagine che il Sud ha di sé: non più periferia degradata dell’‘impero’, ma nuovo centro di un’identità ricca e molteplice, autenticamente mediterranea”.

Franco Cassano

Sociologo

Gli Effetti di Kapha

Kapha è forse assimilabile al senso che si prova con lo Scirocco. Il vento di Mezzogiorno, un vento caldo che proviene da Sud-Est, un senso di pesantezza, forse di confusione. Letteratura e tanti film sono ispirati a questo (ti consiglio anche la lettura di questo articolo in proposito). Quello stato di indolenza e incapacità a muoversi, nel corpo e nel pensiero, che davvero solo un pavimento in marmo dove stendersi su ti aiuta a conciliarti con te stesso. Kapha scirocco è anche voglia di dormire di pomeriggio. Talvolta questa pratica è un toccasana, tant’è che l’Ayurveda, che sconsiglia assolutamente il pisolino pomeridiano, lo ammette e indica solo in estate.

Eccesso di Kapha

E insomma quando Kapha spinge, che fare? Assecondiamo o meno? Tenendo conto che, come sostiene Rajesh Shrivastava – indiano trapiantato da 15 anni in Italia a Bologna, laureato in scienze naturali, Medicina Ayurveda e Yoga in India –  “i tipi Kapha sono quelli che meglio sopportano un esercizio vigoroso, se sono motivati, traggono grande beneficio da un’attività fisica e regolare, godono dell’esercizio fisico e di rado avvertono fame dopo l’allenamento”, se tendiamo troppo a procrastinare, abbiamo un’attitudine rinunciataria, troppa lentezza nei movimenti, torpore e sonno eccessivo, siamo in disequilibrio, siamo in eccesso Kapha. Ecco che rimettere in movimento l’energia può sembrare una sfida e c’è bisogno di recuperare le forze stagnanti e iniziare a far fluire il prana nuovamente.

Pratica per bilanciare Kapha

Kapha è dunque da sentire ed accogliere, ma non da assecondare totalmente.

Ecco un esempio di pratica giornaliera per KAPHA (inserendo sempre un buon rilassamento iniziale e finale. Ogni asana 3/5 volte a destra e a sinistra):

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Pratica per Bilanciare Kapha - Scirocco, stato della mente
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Il Giornale dello Yoga
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Circa l'autore

Insegnante Hatha Yoga RYT 500 Yoga Alliance. Con un passato in ginnastica artistica, salto in lungo, danza contemporanea e pilates, è laureata in Filosofia e perfezionata in Etica applicata all'Università di Bari.

Giornalista professionista, è capo ufficio stampa del Teatro Pubblico Pugliese; con un lungo periodo nella TV, radio e carta stampata, ha maturato grande passione per lo Yoga.

Ha studiato e praticato con Elisa Barucchieri, Milena Todaro, Roberto Boschini, Grazia Magistà, Michele Ranieri, Rajesh Shrivastava, Daniela De Nicolò.

È cofondatrice della rete di formazione Samsara insieme a Michele Ranieri e Luciana Piccione (Giawalù di Policoro).

A Bari ha insegnato al Terzo Paradiso e ha aperto il Centro Studì Anandilù con sua sorella Anna, shatsuka. È terapista Reiki, primo livello.

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alina
alina
4 anni fa

bella sequenza. solo una precisazione dopo balasana proseguo con Vakrasana (torsione da seduti)? grazie

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