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Mudra, il gesto dell’anima

Mudra, il gesto dell’anima

I Mudra sono i gesti delle mani che assumono un valore simbolico, rituale ed energetico. In Sanscrito la parola mudra significa “sigillo”, “gesto” o “segno” ed indica proprio la possibilità di racchiudere nelle mani un simbolo e una certa quantità di energia. Posizionando consapevolmente le dita di una o di entrambe le mani, si creano differenti gesti che, non solo apportano immensi benefici a livello fisico e mentale, ma che costituiscono anche una profonda parte delle discipline dello Yoga e della Danza Indiana, enfatizzando il valore spirituale di tali pratiche.

MUDRA: i benefici

Nello Yoga e nella Danza Indiana i Mudra sono utilizzati per facilitare la canalizzazione e il flusso dell’energia nelle mani e in tutto il corpo. La pratica dei Mudra permette di aumentare notevolmente la concentrazione e di portare lo sguardo all’interno. Determinate zone della mano sono infatti direttamente collegate a certe aree del cervello, che inviano messaggi di attivazione e di sblocco del flusso di vitalità nelle aree del corpo. L’energia si libera e scorre, rimuovendo tossine ed armonizzando corpo e mente.

Nello Yoga si utilizzano prevalentemente nella dhyana – o meditazione e nel pranayama – o respirazione cosciente, per canalizzare il flusso del prana che scorre in tutto il corpo. È possibile inoltre inserire la pratica dei Mudra nelle asana: la posizione seduta del loto, o padmasana e o vajarasana vengono spesso abbinate a diversi Mudra. Praticare con le mani unite di fronte al petto in anjali mudra per esempio, può essere una semplice ma potentissima forma per iniziare e concludere una sessione di Yoga: questo gesto aggiunge un senso di devozione e porta ad uno stato di profonda mindfulness, cioè guida ad una consapevolezza di pensieri, sensazioni e intenzioni.

L’ antico testo Hatha Yoga Pradipika sottolinea l’importanza dei Mudra nelle pratiche yogiche, specialmente per l’attenzione all’attivazione della kundalini shakti, o energia creativa femminile.

Gyana Mudra


I mudra nella danza indiana

I Mudra nella danza classica dell’India rappresentano un vero e proprio vocabolario ed un sublime linguaggio di un enorme fascino. Nei differenti stili di danza classica indiana i Mudra mantengono i grandi benefici yogici a livello copro-mente, ma sono anche uno degli strumenti estetici principali per comunicare il sacro: infatti, nella danza classica indiana i Mudra sono utilizzati in maniera estremamente precisa e raffinata sia con un valore ornamentale ed energetico, sia con un valore simbolico ed espressivo. Se da una parte le pose e i movimenti del corpo sono enfatizzati da differenti gesti delle mani che costituiscono quasi l’estremo abbellimento del movimento, d’altra parte i Mudra si caricano di uno specifico significato, a tal punto che possiamo considerare questi gesti delle mani un vero e proprio alfabeto divino.

L’alternanza dei puri gesti estetici con i gesti espressivi rende la danza classica Indiana una forma d’arte eccezionale. Attraverso i Mudra il danzatore racconta le storie degli dei e delle dee, comunicando miti e vicende legate ai testi della tradizione dell’India – come per esempio la Gita Govinda o il Mahabharata.

Tali codici espressivi nascono negli antichi templi dell’India e ci sono stati trasmessi oralmente dalle sacerdotesse dei templi, o danzatrici al servizio delle divinità. Portavoci di una cultura millenaria, i Mudra nella danza classica Indiana mantengono quel valore energetico e sacro delle origini dei templi.

Daniela Riva Anjali Mudra

La classificazione dei Mudra per la danza indiana è stata redatta con estrema precisione negli antichi testi del Natya Shastra e dell’Abhinaya Dharpana, dove ritroviamo una ampia descrizione dei Mudra e del loro utilizzo nella danza indiana e nelle arti teatrali. L’illustrazione è legata all’ elaboratissima e sofisticata teoria estetica del Bhava e Rasa, cioè della comunicazione di sentimenti ed emozione attraverso il gesto: per comprendere tale arte teatrale si necessitano molti anni di pratica ed esperienza.

I Mudra si dividono in asamyutha hasta, ovvero i gesti di una mano e i samuytha hasta, o i gesti con due mani. Nei vari stili di danza classiche indiane i Mudra sono simili, con alcune sottili diversità in uso e numero.

Come si praticano i Mudra nella danza classica indiana?

La pratica richiede molta precisione, attenzione, coordinazione ma anche solo semplicemente la ripetizione del gesto varie volte, fino a quando la mano si muove in modo naturale, energetico e fortemente comunicativo. Praticare i Mudra è facile, calmante, benefico e anche un profondo rituale che si può integrare nel nostro quotidiano, per ritrovare pace, relax e riempire di bellezza la giornata.

5 principali mudra della danza indiana bharata natyam

Ecco alcuni de principali mudra della danza indiana Bharata Natyam.

Anjali è uno dei samyutha hasta e dei simboli più ricorrenti nello Yoga e nella Danza Indiana. Rappresenta la bhakti, cioè la devozione: tale gesto si utilizza per salutare l’anima e il divino che è presente nell’interlocutore. Si pratica unendo con energia le due mani di fronte al petto. Nelle danze classiche dell’India è uno dei mudra più importanti, rappresentando infatti il silenzio e la pausa tra i movimenti- tanto importante quanto un respiro tra le parole o il punto tra le frasi…

Alapadma significa letteralmente loto aperto e si pratica a prendo tutte e cinque le dita delle mani, spingendo leggermente il mignolo all’interno e posizionando in scala gli altri quattro. Alapadma è un bellissimo mudra hasta utilizzato con tutta la sua potenza estetico-energetica nella nritta, cioè nella pura danza nel Bharata Natyam. Tale Mudra inoltre significa simbolicamente l’amore, la bellezza, l’abbondanza, la grazia, la dolcezza, la devozione.

Alapadma Mudra Loto

Tripatakha è un Mudra che porta in sé molta forza, tanto è vero che ricorda il bastone a tre punte che sorregge il dio Shiva. Tale Mudra nella danza pura del Bharata Natyam dona una potenza e fermezza agli adavu -ovvero ai passi di danza. Esso simbolizza la forza, la protezione, la precisione, la stabilità. Si pratica aprendo il palmo della mano con le dita ben unite, inclinando solo la falange dell’anulare verso l’interno.

Hamsasyo letteralmente significa “cigno”. È un gesto che ritroviamo spesso nelle posture e passi di danza pura e che è molto diffuso nell’iconografia tradizionale delle statue dei templi e delle divinità dell’India. Il gesto dona e suggerisce uno stato meditativo e di quiete, ma anche di grande grazia e sensualità. Si pratica unendo il primo e il secondo dito, creando così un piccolo cerchio mentre le altre tre dita si aprono a ventaglio verso l’esterno.

Shiva Linga è uno dei principali simboli della danza indiana Bharata Natyam. Si compone da due Mudra: il palmo della mano sinistra è rivolto verso l’alto (pataka) e la mano destra col pollice all’in su (shikara) è appoggiata su di essa. Immagine di unione del maschile con il femminile, il linga è il simbolo fallico del dio Shiva Nataraja, il danzatore cosmico rappresentante della fertilità e della distruzione, per una nuova vita e trasformazione. Questo Mudra simboleggia la metamorfosi che sempre avviene nello yoga e nella danza indiana, dove il gesto è la espressione dell’anima.

Piccola Pratica

Prova con me questo mini rituale e pratica dei Mudra: sedendoti nel loto, pratica per 5-10 minuti uno a scelta dei 5 principali Mudra della danza indiana Bharata Natyam. Porta l’attenzione al tuo respiro e al flusso di energia che si espande nel tuo corpo. Con una pausa, cambia il Mudra nella pratica e poi annota i pensieri, emozioni e gli effetti differenti per ogni Mudra.

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Il Giornale dello Yoga
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Circa l'autore

Daniela Riva è danzatrice e insegnante di Danza Indiana e Yoga. Laureata in Lettere Moderne nel ramo di Storia del Teatro e dello Spettacolo, prosegue la sua ricerca teorica e pratica sul teatro e la danza indiana in India a Chennai, capitale del Tamil Nadu. Studia tradizionalmente lo stile classico di danza indiana Bharata Natyam con i maestri della Accademia Kalakshetra di Chennai e yoga presso Krishnamacharya Yoga Mandiram da ben oltre tredici anni. Insegna classi, workshop e ritiri di Danza indiana e Yoga in tutta Spagna, in Italia, Svizzera, Francia e anche in California, dove attualmente risiede. È autrice del libro “The Sacred Dance of the Devadasi”, un viaggio nelle origini sacre ed evoluzione della danza indiana Bharata Natyam - libro acquistabile in forma di eBook nel sito web www.danielariva.com

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Philippo
Philippo
5 anni fa

Molto bello

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