
Jala Neti
Saggi yogin e yogini hanno sviluppato nel corso di migliaia d’anni una grande quantità di valide tecniche purificatorie. Metodi sorprendenti di pulizia superficiale e profonda essenziali per condurre una vita sana e come preparazione ad una miglior pratica yogica. Jala neti, la pulizia nasale con acqua tiepida salata è una delle più semplici e antiche tecniche.
Previene ed allevia asma, allergie, sinusite, raffreddori, problematiche riguardanti occhi, orecchie, gola, polmoni, e processi del pensiero.
In pratica
Riempiamo un neti pot (lota) con acqua tiepida leggermente salata, può andar bene un cucchiaino raso di sale integrale marino ( il sale comune da cucina, cloruro di sodio, non sempre contiene sale marino) e inserendo il cono del neti pot in una narice con il busto poco flesso in avanti, incliniamo la testa in modo da permettere all’acqua di fluire ed uscire dall’altra narice, senza scorrere lungo il viso. A metà lota invertiamo narice.
La respirazione avviene con la bocca per tutta la durata dello shatkriya, al termine del quale soffiamo delicatamente il naso per non incidere eccessivamente sui timpani. Per rimuovere in un secondo momento tutta l’acqua e l’umidità possiamo eseguire il vayu neti (purificazione per mezzo dell’aria) e/o il kapalabhati (cranio lucente) grazie ai quali le vie respiratorie, compresi i polmoni, vengono ulteriormente purificate e ossigenate, con effetti positivi anche sugli organi addominali.
Per quanto riguarda l’acqua si consiglia un’acqua oligominerale piuttosto quella del rubinetto che potrebbe contenere dosi elevate di cloro, calcare e altro. L’acqua salata in questo percorso fluisce dietro e a metà dei seni frontali senza passare per la gola e la bocca.

Le narici e i seni paranasali in buona funzionalità, liberi e puliti, sono così attraversati dall’aria che viene riscaldata e filtrata impedendo a polvere, virus e batteri di entrare nei polmoni. Il naso è il “condizionatore d’aria” del corpo, una delle sue molte funzioni è quella di regolare la temperatura e l’umidità dell’aria in entrata. I seni paranasali sono quattro cavità situate all’interno delle ossa del viso, comunicanti tramite canali ossei ed orifizi con le narici, che a loro volta comunicano con l’esterno. Le cavità fungono da cassa di risonanza, amplificando suoni e voce, aumentando la percezione degli odori e la resistenza delle ossa del viso ad eventuali colpi, inoltre proteggono alcune strutture come gli occhi da repentini cambiamenti di temperatura che passano nel naso.
La prima linea di difesa nelle nostre narici sono le minuscole ciglia e uno strato di muco che dalla punta del naso alla gola intrappola lo sporco espulso in seguito con starnuti, soffiando il naso, o ancora tossendo, alcune volte il muco è inghiottito. Il flusso d’acqua calda leggermente salata scioglie qualsiasi accumulo di muco portandolo verso l’esterno, drena le cavità nasali, stimola i vasi sanguigni del naso tanto che il sollievo è percepito in pochi secondi. La tecnica del Jala neti dopo un po’ di volte risulta facile, da eseguire in pochi minuti può diventare una routine quotidiana prima del pasto, preferibilmente la mattina appena svegli e in caso di bisogno fino a 3 volte al giorno.

Vantaggi di Jala Neti
- Rimuove batteri, polvere e muco dal naso.
- Drena le cavità dei seni nasali. Questo a sua volta, contribuisce a riprogrammare i meccanismi naturali di difesa.
- Ha un effetto rinfrescante e lenitivo sul cervello, quindi utile per mal di testa, emicrania, epilessia, depressione e tensione generale.
- Benefico per gli occhi, favorisce una visione chiara. Migliora la sensibilità dei nervi olfattivi, contribuendo a ripristinare l’olfatto perso, ne beneficiano il senso del gusto e i processi digestivi.
- Aiuta a mantenere un buon funzionamento dei meccanismi di drenaggio e di secrezione dell’orecchio, incluse le trombe di Eustachio fino al tratto naso-faringeo.
- Jala Neti risulta una manovra decisamente stimolante per il sistema nervoso autonomo.
- Ha effetti sottili sulle ghiandole pineale e pituitaria, che controllano il sistema ormonale.
- Eccellente per coloro che cercano di smettere di fumare, dal momento che sensibilizza il naso circa l’inquinamento da ingestione di nicotina, favorendo un aiuto nell’attutire questa dipendenza psicofisica.
Avvertenze
Eventuali bruciori possono essere causati da una temperatura e/o salinità troppo elevate. Quindi è bene essere in ascolto del proprio corpo e preparare giustamente il neti pot in base alle proprie esigenze. Non effettuare jala neti in caso di lesioni nasali, forti infiammazioni, emorragie croniche.

La vita che governa il corpo.
“Quando il respiro scorre lungo sushumna, la mente diventa fissa. Questa fissità della mente è chiamata unmani avastha, lo stato più alto dello yoga. Se sedete a meditare quando la sushumna è operante, avrete una meditazione meravigliosa. Quando le nadi sono piene d’impurità, il respiro non può passare nella nadi di mezzo. Perciò si deve praticare il pranayama per la purificazione delle nadi”.
Swami Sivananda
Secondo testi importanti di Yoga ed Ayurveda, gli shatkarma o shatkriya pro-muovono l’equilibrio tra i “rivestimenti” (kosha) dei tre corpi (sharira), sono uno strumento importante per bilanciare i dosha “umori biologici” Vata, Pitta, Kapha, derivanti dai 5 elementi e corrispondenti in sintesi al principio del movimento, della trasformazione e della termogenesi ed al principio di coesione e struttura. Uno squilibrio dei dosha si esteriorizza sotto forma di malattie psicosomatiche più o meno gravi. Potenziare e armonizzare i flussi pranici è uno degli obiettivi dello Hatha Yoga, sapendo che la materia grossolana è il risultato di quella sottile.
Jala neti, favorisce l’assimilazione ed il rinnovo del prana che tradotto come “soffio vitale” è quella forza che precede, anima il corpo ed è responsabile dell’intero mantenimento psicofisico.
Dal punto di vista del corpo grossolano, narici e seni nasali sono la prima tappa nel processo vitale respiratorio. Respiriamo come riportano grandi Yogin ossigeno e forza vitale che dona energia a tutti i nostri organi, prana è il flusso base che anima i moti macrocosmici e microcosmici.

Le narici, nel sottile ( pranamaya kosha) sono associate ai due canali psichici per eccellenza (ve ne sono migliaia più piccoli) che con Sushumna nadi governano la circolazione del prana, Ida (canale lunare) e Pingala nadi (canale solare), fiumi che scorrono ai lati della colonna vertebrale sorgendo dal plesso sacro-coccigeo (dal testicolo/ovaia, una a destra l’altra a sinistra) terminando nel naso. Attraverso una profonda consapevole pratica che prevede anche l’uso di bandha e sospensioni del respiro, esse si uniscono in Sushumna, il canale centrale, portando all’intera pacificazione tutti i sistemi che ci caratterizzano. Ciò si manifesterebbe ad un livello fisico anche nel respiro che avverrebbe contemporaneamente in entrambe le narici, cosa che di solito non avviene o forse di rado, dal momento che per l’intera giornata la danza del respiro si alterna prima in una e poi nell’altra narice.
Sushumna viene collocata nel midollo spinale che costituisce insieme al cervello il sistema nervoso centrale. Il midollo spinale è un’asse di materia cerebrale soffice, composta di nervi, cellule e fibre nervose, si estende nel midollo oblungato o bulbo dalla cima del canale spinale (zona occipitale) assottigliandosi nella regione coccigea. Il midollo allungato è connesso con tutti i nervi cranici, spinali e con numerose funzioni anche quelle involontarie del respiro e della deglutizione.
La sushumna si estende dal muladhara chakra al brahmarandhra, è di colore rosso simbolo del fuoco (agni). Dentro di essa troviamo la nadi vajra, luminosa come il sole, con qualità rajasiche, che contiene a sua volta la chitra nadi di natura sattvica e colore pallido come la luna. In chitra nadi scorre un canale conosciuto come brahmanadi, tramite il quale Kundalini risvegliata, sale dal muladhara…
“Ella mantiene l’anima individuale attraverso il prana sottile. In ogni tipo di sadhana, la dea Kundalini è l’oggetto di adorazione, in una forma o nell’altra. Kundalini ha connessione con il prana sottile; questo ha connessione con le nadi e i chakra sottili. Le nadi sottili hanno connessione con la mente; questa ha connessione con tutto il corpo.”
Swami Sivananda

Le vie respiratorie e il respiro stesso ricevono beneficio sia nel fisico che nella sfera sottile dall’esecuzione di asana, kriya yoga e pranayama. Ad esempio il riscaldante bhastrika pranayama (il respiro del mantice) contribuisce alla purificazione delle narici armonizzando un eccesso di Kapha nel petto e nella testa. Così come nelle diverse varianti del nadi sodhana impariamo a gestire ed assimilare il flusso del respiro, del prana…!
“Il corpo deve essere ripulito dalle tossine e dagli eccessi dei tre dosha. Un corpo pieno di tossine e debole trascinerà in basso la mente e indebolirà la forza vitale. Il corpo è il ricettacolo delle azioni e trattiene i loro effetti a lungo termine. Non possiamo ignorare il ruolo del corpo quando si lavora sulla mente e sulla coscienza profonda”
David Frawley
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Jala neti, la pulizia nasale con acqua salata
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Jala neti, la pulizia nasale con acqua tiepida salata, è una delle più semplici e antiche tecniche che i saggi yogin hanno sviluppato nel corso della...
Author
Emanuela Franzoni
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Il Giornale dello Yoga
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… le paranoie sulle energie malefiche lasciano bene intendere il commento simil catto egocentrico. Non devo aggiungere nulla.