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Di tutto un po’, un po’ di tutto al Festival dell’Oriente di Milano

Di tutto un po’, un po’ di tutto al Festival dell’Oriente di Milano

Anche questo fine settimana Milano si tinge di Oriente grazie al festival omonimo che è cominciato venerdì scorso e si concluderà domenica 12 febbraio. Tutte le informazioni su orari, varie ed eventuali le trovate sul sito ufficiale.

Noi, che ci siamo stati il primo giorno, all’apertura, abbiamo fatto il pieno di profumi, colori, suggestioni, voci, musica… Un pot-pourri di umanità, non solo orientale, che comunque fa bene vedere in questi tempi di intolleranza dilagante. D’altronde l’interesse e l’attrazione per questo universo è sempre più vivace – e forse lo è sempre stato fin dai tempi antichi -, infatti il pubblico era tanto.

Nel grande capannone della storica fiera meneghina si sono riunite realtà che hanno un legame più o meno diretto con le culture più disparate di quei luoghi,  che in fondo è difficile raggruppare sotto un unico comun denominatore. A cominciare dall’alimentazione, cui è riservata una fetta importante della manifestazione: ristoranti indiani, thailandesi, giapponesi, tibetani ma anche vegetariani e egiziani. Potete trovare pure il gelato fatto con i pistacchi di Bronte e le birrerie artigianali…

Insomma, ce n’è per tutti i gusti! A fianco della mera degustazione, trovate le bancarelle dedicate alla vendita del cibo confezionato, come quelle coloratissime dalla frutta secca e disidratata, ma anche tè, infusi, spezie e preparati per la salute e la cura delle persona.

Festival Oriente Cibo

E a proposito di benessere, si possono fare massaggi, soprattutto thailandesi, ma anche ayurvedici e ci si può sedere su poltrone corredate da ingranaggi elettronici pronti a sostituire il massaggiatore stesso. Si può provare anche l’antigravity, il tai chi e lo yoga della risata.  Oppure farsi scattare una foto con “aurea” o farsi leggere il proprio human design. Troverete poi un po’ ovunque banchetti dove potervi togliere lo sfizio di un tatuaggio all’hennè.

A dominare però sono soprattutto gli artigiani e gli antiquari etnici, dal Tibet al Vietnam, dall’India al Nepal… Dalla Turchia al Marocco… Quindi non solo statue, statuine, statuette, soprammobili, ninnoli; anelli, braccialetti, collane, cavigliere; brucia incensi, tappeti, coperte; ma anche vestiti, kimoni, t-shirt, scarpe, ciabatte…

Festival Oriente

La giornata è scandita da un fitto programma di ‘spettacoli’ che si alternano ininterrottamente sui palchi appositamente adibiti, dove si può assistere a una silenziosa cerimonia del tè a cura di una perfetta geisha come a una scatenata messa in scena in stile Bollywood o a un rito sciamanico.

Ci sono poi le conferenze e qui non basterebbe lo spazio per elencarle tutte, perché ce n’è una a ogni ora e su temi che variano dalla Mindfullness alla lettura olistica della mano, dalla pulizia mentale profonda alla ipnosi regressiva.

Insomma, un tuffo nell’immensità, per annusare e poi magari decidere cosa è più adatto a voi e approfondirlo. Altrove.

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Di tutto un po’, un po’ di tutto al Festival dell’Oriente di Milano
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Il Giornale dello Yoga
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Dopo due decenni di lavoro nell'universo editoria, dalla carta stampata alla tv, ho incontrato lo yoga e qualcosa è cambiato.

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