
6 Esercizi di Yoga da fare al mattino per iniziare meglio la giornata
La nostra giornata è scandita da ritmi serrati con i quali capita di perdere di vista i valori della vita e l’attenzione verso noi stessi. Prende così importanza la mattina, il momento nel quale ci svegliamo ed incominciamo la giornata. Spesso la mattina è il momento nel quale abbiamo poca energia, siamo di malumore, volentieri rimarremmo a letto e l’ultimo nostro pensiero è quello di andare a lavorare e fare tutto quello che la giornata ci richiede.
Possiamo quindi iniziare la giornata con un piede diverso, riuscendo così entrare in un’atmosfera più ottimista, ricca di energia, concentrazione, consapevolezza e voglia di fare.
Lo so, si riescono a trovare sempre tante scuse per non praticare, ma il segreto per raggiungere i benefici nelle pratiche Yoga è diventare pratici. E’ fondamentale, quindi, avere costanza nella pratica, facendo entrare nella propria giornata delle vere e proprie ritualità.
Il segreto è solamente iniziare!
Ma quali sono le pratiche che si potrebbero effettuare appena svegliati?
Indice
1- Surya Namaskar
2- Nauli
3- Sahaj Agnisara Dhauti
4- Shirsasana
5- Mantra OM
6- Nadi Shodana Pranayama

Surya namaskar
Surya Namaskar, il saluto al sole, è una pratica che viene effettuata al sorgere ed al calare del sole, essendo questa una pratica devozionale nei confronti di questa entità. Storicamente la sequenza si sviluppò dall’antica pratica di prostrazione mattutina nei confronti dell’energia e della luca procurata dal sole.
Il saluto al sole è composto da una sequenza di 12 asana che vengono eseguite in modo più o meno dinamico in base al tipo di saluto al sole.
Esistono infatti molte varianti del saluto al sole, che mantengono però sempre dei principi e benefici simili. Anche la velocità di esecuzione può essere molto diversa a seconda dell’insegnante e dello stile.
I benefici di Surya Namaskar sono su diversi livelli e lo rendono uno dei migliori esercizi da praticare al risveglio:
- a livello fisico stimola la tonificazione muscolare, rende il corpo flessibile distendendone la muscolatura e sciogliendo le zone articolari, agisce sul sistema cardio-circolatorio, mantiene giovane il sistema nervoso, rafforza il sistema digestivo, aumenta i processi di emunzione, equilibra la secrezione ghiandolare, stimola il metabolismo e migliora la capacità respiratoria.
- a livello energetico, mentale e spirituale migliora il fluire del Prana nel corpo, è una pratica adatta a riequilibrare tutti e tre i Dosha ed inoltre permette di sviluppare concentrazione e calma mentale.

Nauli
Nauli è una tecnica di purificazione delle pratiche Yoga, dette Shatkarma o Shatkrya (sei azioni). Nauli viene anche identificato come un massaggio addominale.
È una pratica che deve essere effettuata a digiuno di prima mattina.
Eseguire Nauli implica la conoscenza e la pratica di Uddhyana Bandha, cioè la trazione del diaframma verso l’alto.
Nauli consiste nella contrazione dei muscoli addominali: retto, obliqui e traverso. Questi muscoli vengono attivati creando una rotazione dei muscoli addominali.
I benefici della pratica sono:
- aumentare il fuoco gastrico
- stimolare i movimenti peristaltici dell’intestino
- stimolare i processi di emunzione e di purificazione del corpo
- rafforzare l’area addominale
- rimuovere i disturbi addominali e tonificarne i muscoli.
È una pratica da evitare, o utilizzare moderatamente, in caso di stitichezza cronica.
Sahajagnisara Dhauti
Anche questa è una tecnica di purificazione delle pratiche Yoga dette Shatkarma o Shatkrya, e più precisamente fa parte dei Dhauti.
La pratica viene effettuata da seduti a gambe incrociate e consiste nella pressione con le dita delle mani dell’addome. Questa tecnica deve essere eseguita a digiuno e viene associata al respiro.
I suoi benefici, come ne suggerisce il nome (in sanscrito agni significa “fuoco”), sono:
- stimolare il fuoco gastrico
- aumentare la capacità digestiva
- aiutare in caso di stipsi
- purificare gli organi interni
- stimolare la peristalsi
- tonificare l’addome
- a livello energetico, stimola Muladhara chakra, il chakra dell’ombelico.
È una pratica da evitare in caso di ulcere e problemi acuti allo stomaco e all’intestino.

Shirsasana
Shirsasana, la posizione sulla testa è la più conosciuta ed importante posizione capovolta nelle pratiche Yoga. Esistono diverse altre pratiche capovolte con benefici similari, ma nessuna di queste permette il totale allineamento tra la testa e i piedi.
I benefici di questa pratica sono molti e su diversi livelli:
- a livello fisico allinea la colonna vertebrale influendo sulla postura, equilibra i muscoli del busto davanti e dietro rafforzandoli, stimola in sistema cardio-circolatorio ed è una ginnastica venosa utile anche per riequilibrare problemi di iper-ipo-tensione. Inoltre pulisce gli organi interni, mantiene giovane il sistema nervoso e stimola le ghiandole endocrine. Per finire incrementa il circolo sanguigno nella zona della testa, utile per chi soffre di calvizia, problemi agli occhi, ai denti ed alle orecchie.
- a livello energetico consente l’allineamento e la stimolazione di tutti i chakra, ma in special modo, Sahasrara chakra.
È una pratica molto adatta per chi si applica in lavori mentali, studia e medita.
Shirsasana, come tutte le altre asana, richiede la supervisione di un esperto ed è da evitare in caso di patologie come il glaucoma.

Mantra OM
Mantra è una parola sanscrita composta da due parole: Man e Tra. Man significa “mente, pensiero” e Tra significa “liberare, veicolare, strumento, mezzo”.
I Mantra sono quindi suoni sacri che permettono di trasformare l’energia mentale, dirigere la concentrazione verso uno specifico oggetto, liberare la mente da condizioni dinamiche e agitazioni. I Mantra consistono in una sillaba, un suono, una parola o un insieme di parole che vengono ripetute (japa) un numero specifico di volte.
Bija significa seme, sono i mantra di base e sono monosillabi che non hanno un significato semantico. Usualmente si rifanno ad aspetti divini o della natura (Om, Lam, Vam, Ram, Yam, Ham ) e possono essere ripetuti singolarmente o abbinati ad altre parole formando un mantra più lungo.
L’Om è il bijamantra più importante ed è un MahaMantra (Maha significa “grande”). È composto da A U M che vengono riprodotti come una vibrazione. L’Om rappresenta la vibrazione universale presente di fondo un tutto ciò che fa parte della nostra condizione relativa. La ripetizione di questo mantra permette di realizzare che tutto è Uno, mentre la condizione duale rappresenta la condizione relativa basata sui sensi che è però non veritiera. Aiuta ad armonizzare l’energia del corpo ed è collegato al terzo occhio.

Nadi sodana pranayama
Conosciuto come la “respirazione a narici alternate”, è probabilmente il Pranayama più famoso delle pratiche Yoga.
Uno dei benefici di questa pratica, come già si può capire dal nome, è la pulizia delle Nadi, mentre sodana significa “ripulire”.
Le Nadi che vengono ripulite in questo caso sono Ida e Pingala, i due canali energetici che scorrono ai lati dela colonna vertebrale e che terminano proprio uscendo dalle nostre narici.
Questa pratica permette inoltre di favorire il risveglio di Kundalini, la nostra energia dormiente.
Nadi Sodana Pranayama:
- stimola l’uso del diaframma
- permette l’utilizzo dei due emisferi cerebrali quasi allo stesso tempo
- partecipa al bilanciamento delle due parti del corpo e delle proprie componenti caratteriali
- aumenta la propria vitalità e concentrazione.
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6 Esercizi di Yoga da fare al mattino per iniziare meglio la giornata
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Spesso la mattina è il momento nel quale abbiamo poca energia, siamo di malumore, volentieri rimarremmo a letto e l’ultimo nostro pensiero è...
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Shanti Benussi
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Il Giornale dello Yoga
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