
Radiosi si diventa. 5 consigli per vivere un lifestyle yogico.
Si sa che lo Yoga non è solo asana e sequenze da svolgere sul tappetino ma un sistema di tecniche finalizzate al benessere e alla salute generale del corpo e dello spirito.
Quando Yogi Bhajan portò il Kundalini Yoga in occidente alla fine degli anni ’60, oltre a esercizi e meditazioni, condivise anche un’incredibile quantità di consigli e indicazioni di stile di vita: come mangiare, come vestire, come avere relazioni sane, come cresce i figli… L’idea è che quando elevi la tua consapevolezza, ogni aspetto della vita si trasforma e lo stile di vita può supportarci in questa trasformazione. L’obiettivo? Vivere una vita più sana, felice e radiosa!
E allora ecco alcuni consigli iniziare e concludere la giornata con grazia e una buona dose di vitalità.
Un risveglio no stress
Molti di noi sono abituati ad aprire gli occhi al suono della sveglia e catapultarsi giù dal letto in un nanosecondo per dare inizio alla propria – caotica – giornata. Il consiglio yogico è di puntare la sveglia 5, solo 5 minuti prima del solito (lo so, la mattina sembrano un’infinità ma con un po’ di prospettiva non sono poi così tanti) e impiegarli per stiracchiarsi, ruotare mani e piedi, massaggiare l’addome (e, per le donne, le ovaie) e poi via via tutto il corpo fino al viso. Cinque minuti per prendere di nuovo contatto con il corpo e con il respiro dopo l’immobilità notturna: bastano pochi respiri consapevoli per ricordarci chi siamo e ascoltare come stiamo, prima che i pensieri della giornata che sta iniziando abbiano la meglio.

Risvegliare la forza vitale
Non riusciamo proprio ad alzarci alle 5 per una pratica completa di yoga e meditazione? C’è una tecnica che possiamo praticare per 3 minuti che ci salverà comunque la giornata e si chiama Respiro di Fuoco, Agni Pran. Consiste nel respirare con il naso in maniera ritmica e potente, assicurandoci che espiro e inspiro abbiano la stessa importanza e che l’ombelico si muova a ritmo, entrando verso la colonna quando espiriamo e rilassandosi quando inspiriamo. Per capirci, è un po’ come spegnere le candeline su una torta immaginaria con il naso. Le mani possono restare sulle ginocchia in gyan mudra, indici e pollici uniti. Questa tecnica di respirazione (pranayama) ci aiuterà a stimolare l’energia dell’ombelico, il terzo chakra, la sede della nostra vitalità e forza di volontà e a portarla verso il cervello, con l’effetto di rendere la mente più calma e concentrata; il che la mattina non affatto è male.
E ora sotto la doccia
E ora il clou della routine mattutina: lei, la regina delle pratiche di kundalini lifestyle, l’unica e impareggiabile, amata e odiata doccia fredda. Prima che iniziate a storcere il naso e cambiare articolo leggete qua: si chiama Ishnaan e non è una semplice doccia ma una vera idroterapia. Tra i tanti benefici, quello di rivitalizzare la circolazione, dare una nuova energia agli organi di digestione, aprire i polmoni, rendere la pelle radiosa. Provare per credere, la sensazione una volta usciti (vivi) è di grande vitalità e la porterete con voi per tutta la giornata. Ma prima di lanciarvi all’arrembaggio sotto il getto gelato, ci sono alcune indicazioni da seguire:
- prima di entrare nella doccia, cospargete il corpo di olio di mandorle e massaggiate bene, in modo da preparare la pelle e riscaldare i muscoli (sentirete meno il freddo, garantisco);
- iniziate “a pezzi”, cioè bagnate le braccia, il viso, fate scorrere l’acqua sulla fronte e sul mento fino al petto, poi le gambe, la schiena, i glutei; è meglio evitare che l’acqua fredda colpisca direttamente i genitali e le cosce, per cui la tradizione consiglia di indossare i tipici mutandoni indiani o dei semplici e più eleganti pantaloncini;
- poi entrate completamente sotto il getto, saltate, cantate a squarciagola WAHE GURU o qualunque mantra vi passi per la testa (che sia elevante, mi raccomando) ed uscite dal getto. Entrate e uscite dal getto in questo modo due o tre volte;
- finita la doccia, strofinate vigorosamente il corpo con un asciugamano ruvido e iniziate la vostra giornata da leoni.
E il sapone? Considerate la doccia fredda come una terapia, quindi conservate il bagnoschiuma e i sali per un rilassante bagno serale.

Come porti i capelli?
Vi avevo anticipato che il Kundalini Yoga ha un consiglio per tutti gli ambiti della nostra vita… E quindi sappiamo anche come occuparci dei nostri capelli e perché. Lungi dall’essere puro ornamento, infatti, nella prospettiva yogica i capelli sono un dono datoci dalla natura per elevare la nostra forza vitale, intuizione e calma; per questo, l’indicazione generale è di non tagliarli, lasciando che raggiungano la loro lunghezza massima (non l’ho ancora sperimentato ma pare che a un certo punto si fermino). Strumento indispensabile nella casa dello yogi è il pettine o la spazzola di legno, che non crea elettricità statica e dunque permette un buon movimento di energia verso il cervello. Se pettiniamo cuoio capelluto e capelli dal davanti all’indietro, da dietro in avanti e poi da destra a sinistra varie volte, ci si sentirà subito rigenerati, con la mente più “frizzante” e in equilibrio e la stanchezza se ne andrà. Per le donne, pettinare in questo modo i capelli due volte al giorno aiuta a mantenere la giovinezza, un ciclo mestruale sano e persino una buona vista!
Se hai ormai perso i capelli – ti sarai chiedendo – il consiglio yogico è: compensa meditando di più!

Per concludere la giornata
Così come per il risveglio, esiste una routine ideale anche per concludere la giornata, in modo da entrare velocemente in un profondo sonno ristoratore. Dato che le nostre giornate sono spesso caotiche e affollate sono molto frequenti i disturbi legati al sonno; quante volte, rigirandoci tra le coperte, abbiamo desiderato avere un interruttore per “spegnerci” velocemente? Così per la mattina, il segreto sta nel prenderci il tempo per stare un po’ con noi stessi, smaltire tutte le esperienze vissute nelle ore precedenti e calmare il sistema nervoso:
- fai qualche esercizio di Yoga, per eliminare le piccole tensioni che si accumulano nella giornata e muovere l’energia: mucca gatto, candela, pinza, qualche flessione spinale vanno benissimo;
- pettina i capelli con un pettine di legno dall’alto verso il basso, massaggiando anche il cuoio capelluto, in modo da “scaricare” il campo elettromagnetico e stimolare il sistema nervoso parasimpatico, preposto al rilassamento;
- bagna i piedi con acqua fredda (sì, ancora, ma bastano pochi secondi), strofinando vigorosamente le piante; poi asciugali e massaggiali qualche minuto con olio di mandorle, magari aggiungendo qualche goccia di olio essenziale di lavanda.
- Stenditi nel letto, almeno per qualche minuto, sul lato destro, per direzionare il maggior afflusso di prana verso la narice sinistra – ida – legata all’energia della luna e dunque rilassante, calmante.
Buona notte!
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Guru Kirat Kaur
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Il Giornale dello Yoga
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